
La Famiglia de Corné
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Grazie alla consultazione del manoscritto del Serra di Gerace,
conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli, è stato possibile
ricostruire una parte consistente dell’albero genealogico della famiglia
de Cornè, imparentatasi con la famiglia d’Alena a seguito del matrimonio
di Teresa Corné con Domenicantonio d’Alena, barone di Vicennepiane.
La famiglia de Cornè ha consolidate tradizioni militari: Michele,
francese, stipite comune al ramo qui ricostruito, era Maresciallo di Campo dell’esercito
borbonico. Si trasferì prima in Spagna, dove sposò Maria Gonzalez de Los
Sodos, e successivamente ini Italia. Qui, dopla morte della prima
moglie, si risposò con Teresa Diez. IDal primo matrimnio nacquero
Felicia (n. 1732), Giuseppe (n. 1738), Giuseppe (1739-1827), Francesco
Michele (n. 1741); dal secondo matrimonio, ebbe altri cinque figli:
Antonio (1741-1831), Raffaele (1748-1796), Giovanni (17419-1752),
Lorenzo (1750-1824), e Anna Maria (1754-1827). Giuseppe e Lorenzo, rivestirono
rispettivamente i gradi di Brigadiere Generale, e di Maresciallo di
Campo e Governatore della Real Piazza di Capua; entrambi furono nominati
Commendatori del Real Militare ordine di San Giorgio della Riunione.
Le sue due figlie, Felicia e Anna Maria, sposarono rispettivamente un
Colonnello ed il Maresciallo Generale Michele Candrian.
Tra i suoi nipoti, figli di Giuseppe e NicolettaGiannotti troviamo: Pietro
(1767-1820) Colonnello del
Genio, Teresa (1772-1853) e Zenobia (1795-1853) le quali sposarono
rispettivamente il Barone Domenicantonio d'Alena, Capitano dei
granatieri, ed il Marchese Francesco Saverio del Carretto, Colonnello.

Bolla con la quale
S.S. Gregorio XVI, concedeva a Teresa Corné, Baronessa d'Alena, di
assistere alla S.Messa dalla finestra che, dal palazzo baronale,
affacciava sull'altare della Chiesa madre di S. Pietro Avellana.
Antonio Domenico Michele, Capitano, e Raffaele, Maggiore del Battaglione
Pionieri, invece erano figli del citato Lorenzo.
Federico, figlio di Giovanni Battista (aiutante di camera di S.A.R. il
duca di Calabria) e Maria Rosa Amato, deceduto a soli 15 anni, era
allievo del Collegio Militare. Suo fratello, Roberto Raffaele, era
Alfiere del Primo Battaglione dei Cacciatori di linea.
E' interessante notare come il consenso al matrimonio di alcuni mebri
della famiglia, in assenza dei genitori dello sposo, in quanto deceduti,
fu prestato direttamente dal sovrano.
Dagli atti di stato civile dei figli di Lorenzo e di Raffaele, risulta
che provenivano da Messina e da Catanzaro.