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Il 25 febbraio del 1778, Ferdinando IV di Borbone, Re delle Due Sicilie, concesse al barone di S. Giovanni Montemiglio, D. Donato Berardino Angeloni, suocero del barone di Vicennepiane, Donato Antonio d'Alena di Frosolone, l'assenso all'acquisto di una quarta parte del feudo Varavalle o Bralli. Alla morte di Donato Berardino (avvenuta il 19 settembre 1802), il feudo passò al figlio Lorenzo, sposato con D. Teresa d'Eboli dei baroni di Roccasicura, il quale, però, non avendo figli istituì successori nel feudo i figli delle sue sorelle, tra cui Domenico Antonio d'Alena, che riunì le quote del feudo di Bralli che già possedeva, con quelle ricevute dallo zio.
L'elenco ufficiale nobiliare italiano, riporta il titolo di barone di Montemiglio e Varavalle in testa a Girolmo Angeloni (ric. del 1881) di Giuseppe. Questi, però, non è un discendente di Lorenzo Angeloni, ultimo intestatario del feudo, bensì di un ramo collaterale, discendente dall'Avv. Bartolomeo Angeloni, (1707-1778) figlio di Donato Berardino ed Agata Florini (+ 1718) feudataria di Montemiglio, feudo di cui trasmise la titolarità ed il tiolo al figlio primogenito Benedetto Lorenzo, diretto ascendente del barone Donato Berardino, (citato nel documento che segue), ultimo intestatario del feudo. Il Girolamo Angeloni, presente nell'Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano del 1922, per trovare una connessione con i baroni di Montemiglio, deve risalire per ben 5 generzioni! E' questo un tipico esempio dell'estrema sufficienza con cui il neonato Regno d'Italia trattava il riconoscimento dei titoli feudali dell'ex Regno delle Due Sicilie, negandoli ai legittimi titolari, ed offrendoli, invece, alle persone vicine al nuovo governo. Tra l'altro, il ramo collaterale degli Angeloni, presente nell'Elenco, non ha mai posseduto i feudi del cui titolo sono stati fregiati, poiché questi, alla morte del barone Lorenzo Angeloni, passarono ai suoi nipoti e successori d'Alena e Ricciardelli. Di ciò la Consulta era perfettamente consapevole, poiché nell'istanza rivolta alla Consulta Araldica del Regno d'Italia per il riconoscimento del titolo di barone in favore di Giuseppe Andrea Angeloni (padre di Girolamo) viene espressamente dichiarato che: "Morto nel 1821 il Barone Lorenzo juniore ab intestato e senza figli (...) la proprietà dei feudi venne divisa fra le tre sorelle del Barone Lorenzo, presso gli eredi delle quali attualmente rattrovasi".
 
Nel testo del documento trascritto, vengono indicati in grassetto i passi dai quali si evince la natura del feudo, la confinazione, il modo di successione, ed altre importanti informazioni, come ad es. una breve serie genealogica relativa al duca di Vastogirardi, D. Vincenzo Petra.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Regio Assenso sopra il Feudo delli Varavalli seu Bralli

 

25 Febraro 1778
 
 
 
 
 
Ferdinandus Quartus Dei Gratia Rex, Utri-
usque Siciliae, et Hierusalem, Infans Hispa-
niarum, Dux Parme, Placentie, et Castri, ac
Magnus Princeps Hereditarius Hetrurie -
 
 
Universis et singulis presentium series inspecturis tam presentibus
quam futuris subditorum nostrorum Compendiis ex effecti[bus] beni-
gne charitatis accedimus quo fit, ut ipsorum petitionibus gratiosis As-
sensu nostrum regalem facile, benigniusque prebeamus, nuper pro
parte infrascripti Supplicantis fuit Maiestati nostre presentatus in-
frascriptum memoriale Regalis Assensus tenoris seg. = S.R.M. Sig.re
D. Filippo Angeloni sup[plican]do espone a V.M. come l'Ill[us]tre Duca
di Vasto Girardi D. Vincenzo Petra possedendo la quarta parte con al-
tre porzioni del Feudo disabitato in Capite Regia Curia d[ett]o Varaval-
li seu Bralli in Prov[inci]a di Contado di Molise confinante colli Feu-
di di S. Gio: Montemiglio, Monte di mezzo, Vasto Girardi, ed altri
confini, esso Duca con pubblico Ist[rumen]to per gli atti di Not[ar] Lavornia
ha alienata e venduta liberamente ad esso Supp[licant]e come messo, ed
internuncio del Barone di S. Giovanni Montemiglio D. Donato Be-
rardino Angeloni suo fratello per la somma di docati tremila
ottocento la sud[dett]a quarta parte di detto Feudo con tutte e singole
altre porzioni, dritti, Iussi, e Giurisdizioni, cioè tutti gli acquisti
fatti da Prospero, Vincenzo e Regente Duca Petra, Suoi Maggiori del-
le Parti, e porzioni del sud[dett]o Feudo de Iure Longobardorum, compo-
nentino così la sud[dett]a quarta parte dell'intiero Feudo, come di al-
 
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tre porzioni degli altri quarti, nelli quali si trova detto Feudo diviso
con patto speciale però, che per la sudetta summa di doc[at]i tremila
ottocento s'intendono alienate, e vendute ad esso supplicante liberam[ent]e
tomola dugento novanta in circa di Territorio descritte nell'Istr[ument]o
sud[ett]o con tutte, e singole ragioni, azioni, Iussi e giurisdizioni, quali oggi da
esso Duca si tengono, esercitono, e posseggono senza alcun patto reser-
vativo, salva l'evizzione però in benef[ici]o di esso compratore, e salva l'adoa
da pagare alla Regia Corte, e salvo il Reg[i]o Assenso da impetrarsi a spese dell'-
istesso Compratore, e per cui esso Duca l'ha costituito Proc[urator]e a poterlo
anche in suo nome impetrare coll'istesso Istr[ument]o. E coll'istesso alienaz[io]ne
e vendita si sono da esso Duca cedute, vendute, ed alienate tutte
l'altre tomolate di territorio del sud[ett]o Feudo acquistate da predetti
suoi Maggiori, con doversi e potersi quelle ricuperare e reintegra-
re quatenus opus dall'ingiusti detentori ed occupanti ed a tal
effetto esso Duca ha cedute ampiamente tutte, e singole sue Rag-
gioni, ed azzioni ad esso Supplicante nel nome predetto, da poterle
sperimentare tam in iudicio quam extra Talche però ricupe-
rando altri Corpi e Territori in virtù di tali ragioni cedute ad esso
Compratore, debba il med.[esim]o pagare in beneficio d'esso Duca vendi-
tore il prezzo che sarà liquidato da Periti. Siccome tutto ciò si
legge nel menzionato Istr[ument]o. Ma perché trattasi di alienazione
vendita, e cessione di dritti, giurisd[izion]i e Corpi Feudali in Capite Regia
Curia per la validità, legittimità e fermezza del Contratto si ricer-
ca de iure il Regio Assenso. Ricorre pertanto il Supplicante à pie-
di del vostro Regal Trono, ed umilmente supplica la M.V. a be-
nignarsi d'impartire al sopradescritto contratto, e patti in esso con-
tenuti il vostro Regio Assenso, con ordinarsi, che quello si spe-
disca nella forma legittima, e consueta, ed averà ut Deus =
Dr. Filippo Angeloni supplica come s[opr]a la d.[ett]a firma è propria di d.[ett]o
 
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d.[ett]o Ill[ust]re D. Filippo Angeloni messo, ed intern[unzi]o dell'Ill[ust]re B[aro]ne D. Do-
nato Berardino Angeloni suo fratello al quale sta conceduta la facoltà di domandare, ed ottenere il sud[ett]o R[egio] Assenso, come dall'Istr[ument]o
per me rog[ato]o à cui et in fede Notar Michele Cavorgnia = Locus si-
gni Notari = Intimetur Fisco Regalis Patrimonis = Salomonius =
R. Corona = Il[lus]tris Marchio Citus L' S.R.C. et (...) autarum
Prefecti tempore  (...) imp.ti = Prov.m per Regale Cam.[er]a S.[anct]a Clara
Neap[oli] 23 Februaris 1778 = Pro m. Mastellone Pisanus = In calce
cuius memorialis adest infrascripta instantia Regii Fisci = Die
24 m. Februris 1778 = Fiscus reservat iiura tempore registra-
tionis petiti Assensus salvis = Super quo quidem preinserto
memoriali, visaque parite suprascripta instantia Regii Fi-
sci fuit per nos provisum in hunc modum = Fiat in for-
ma quo ad eabona in quibus habet Successores servata
forma suprascripta instantia Regii Fisci = Citus = Salomo-
nus = Padetti = Patritius = vidit Fiscus Regalis Corona = Il-
lustris Marchio Vargas Macciucca tempore Subscriptior (...) im-
peditus = Provisum per Regalem Cameram Sancta Clara Nea-
poli die vigesimaquinta mensis Februarii millesimo septingente-
simo septuagesimo octavo 1778. Pro magnifico Mastellone Pi-
sanus = Nos vero Subtitoru[...] (...) compendia gratia affecti-
bus prosequentes pro considera[...] quoque sincere devotiones, et fidei
[...] predictaru[...] que merito in (...) et aliis quam plurimas longe ma-
ioribus exauditionis gratiam rationabiliter promerentur. Tenore  igi-
tur (...) ex certa nostra scientia deliberare et (...), ac ex
gratia speciali omnibus supradicti, et cuilibet (...) (...)
 
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Feudalia  (...) et signanter supradicta venditioni infrascripta
quarta partis, aliarumque Portionis Feudi dissabitati in Capite
Regia Curia nominati Varavalli, seu Bralli in Provincia Co-
mitatus Molisii iuxta suos confines facta per Ducem Vasti
Girardi D. Vincentium Petra in beneficium Supplicantis no-
mine quo supra pro ducatis termille octingentum cum om-
nibus aliis portionius, dirictibus, iuribus, et iurisdictionibus dicta
quarta Parti Feudi dissabitati annexis, et aliis in reg.to meli
expressis vigore Istri [Istrumenti] rogati manu Notaris Michaelis Lavor-
gnia de Neap. quorum tenores presentibus pro expressis, et
specifice declaratis haberi volumus quo ad expressa tantum
quatenus tamen rite recteque processerint, Partesque tangun-
[...] Veris quide existentibus prenarratis, naturaque Feudi stante
quod (...) de iure Longobardorum Assentimur et consentimus
ex gratia Nostrumque super his Regale prestamus assensus, et consensus
quod ad eabona in quibus habet successores serbata forma suprainser-
ta instantia Regii Fisci. Volentes et decernentes expressa quod [presentis]
noster Regalis Assensus, et Consensus sit, et esse debeat Partibus pre-
dictis quarum interest, aut inter[...] in perpetuum semper stabilis
regalis validus, fructuosus, et firmus, nullumque in iudiciis, aut
extra [sentiat] (...) modo diminutionis incimodus dubietatis
abiectum, aut nox alterium detrimentum pertinescat, sed in
suo semper robore, et firmitate persistat. Fidelitate tamen no-
stra Feudali quoque servitio, et adoha, ceterisque aliis et alterius
cuiuslibet iuribus semper salvis, et reservatis. Volentes denique, et de-
cerneent expresse quod (...) Privilegium infra biennius à die date
presentius registratur in quinternionibus n.ra Reg.a Camera Summaria
 
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alias pro non prestito habeatur In quoru[m] fide has (...) fieri iussi-
mus, magno nostro sigillo pendenti munitas. Datus Neap. die supra-
dicta vigesima quinta m. Februari millesimo septingentesimo sep-
tuagesimo octavo. 1778.
 
                                Ferdinandus IV
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
V.M. concede il suo R. Ass[ens]o alla vendita dell'intr[odotta?] quarta parte con altre por-
zioni del Feudo disabitato in Capite Regia Curia detto Varavalli seu Bralli in Provincia di
Contado di Molise de iure Longobardorum giusta li suoi confini fatta dal Duca di Vasto Gi-
rardo D. Vincenzo Petra à beneficio del Supplicante D. Filippo Angelone messo, ed internuncio del
B[aro]ne D. Donato Berardino Angelone, suo fratello per la summa di ducati Tremila ed ottocento
una con tutte e singole altre porzioni, diritti, iussi, e Giurisdizioni ed ogn'altro contenu-
to nel retroscritto memoriale, ed alli patti, clausole, condizioni, ed obblighi
contenuti nell'Istromento per detta vendita stipulato tra li sudetti
Duca di Vasto Girardo D. Vincenzo Petra venditore col Supplicante Compra-
tore nel nome sudetto stipulato per mano di notar Michele Lavorgnia di
Napoli. In tutto servata la forma del preinserto memoriale, del citato Istru-
mento, a (...) forma ancora nell'istanza Fiscale. In forma Regalis Camera
Sancta Clara.
 
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