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TOMASSETTI o TOMASETTI

 

 

Arma: d’argento all’albero di pino mediterraneo accollato di un serpente, il tutto al naturale.

 

Feudi posseduti:

- Pietranico, Prezza. 

 

I Tomassetti appartengono ad un’antica e nobile famiglia abruzzese, originaria dell’Altopiano delle Rocche, che ha posseduto feudi dal XVII secolo. I nobili Tomassetti di Pescina ottennero il feudo di Prezza nel 1690, in seguito al matrimonio dell’U.J.D. Marino con Giovanna figlia del barone Giuseppe Grazia. Il feudo rimase alla famiglia Tomassetti fino all’eversione della feudalità (1806) ed ultima intestataria fu la baronessa Maria Tomassetti[1].

Nel corso del tempo, la famiglia si divise in due rami principali, di Celano e di Pescina.

A Pescina si hanno notizie, fin dal 1565, di Mons. D. Marino Tomassetti, vicario generale della Diocesi dei Marsi. Il ramo di Pescina possedeva grandi proprietà terriere nel territorio di quel comune ed un palazzo a Castelvecchio Subequo. Al ramo di Pescina apparteneva anche D. Camillo Tomasetti, Barone di Pietranico.

 

          Tra i personaggi illustri di questa famiglia si ricordano:

 

-          Giovanni Loreto: nel 1662 concesse all’università di Aielli il beneficio intitolato alla Madonna del Rosario;

-          Luigi: Nel 1803 tenne a battesimo il deputato Panfilo Tabassi;

-          Alfredo: nel 1892 era ancora proprietario del castello di Celano;

-          Marino: Barone di Prezza, storico. Morì a Pescina il 16 ottobre del 1719;

-          Lelio: unitamente a Iacovo Perrotta, concesse credito alle terre di Pescina, Tagliacozzo, Pescasseroli, Ortona dei Marsi, Collarmele, San Sebastiano, Bisegna, Introdacqua ed altre, negli anni 1638/39;

-          Lelio: Capitano, morì a Pescina il 18 giugno 1721;

-          Geronima: Baronessa di Pietranico, morì a Pescina il 15 maggio 1724;

-          Marino: sposò Giovanna Grazia (+ Pescina, 1 dic. 1725), baronessa di Prezza;

-          Teresa: figlia di Camillo, barone di Pietranico, sposò Giulio Malvinni Malvezzi, Duca di S. Candida. Dal loro matrimonio nacque Giovanni Francesco che morì a Pescina il 10 febbraio 1799, assassinato dalla plebe. Attualmente la famiglia Malvinni Malvezzi, detiene il titolo di Barone di Pietranico;

-          Maria: baronessa di Prezza, nel 1803 vendette il palazzo di Castelvecchio Subequo al Cav. Francesco Valeri per il prezzo di 1000 ducati.

 

Tra le famiglie nobili con le quali i Tomassetti hanno contratto parentela, si ricorda la famiglia Trasmondi, marchesi d’Introdacqua. L’unione avvenne grazie al matrimonio di Gialloreto Tomassetti con Maddalena, figlia di Giovan Silverio Trasmondi. Da documenti conservati in archivi privati risulta che il citato Gialloreto alzava il seguente stemma: d’argento all’albero di pino mediterraneo accollato di un serpente, il tutto al naturale[2].

La Nob. D. Domenica Tomassetti dei bar. Di Prezza e Pietranico, sposò Giuseppe Moretti, dalla cui unione nacque Maria (Collepietro, 1914 – Roma 1963) andata in sposa al Nob. Michele Alfonso de Dominicis (Collepietro 1907 – Roma 1960) Comm. O.M.R.I.. La loro figlia, Giulia (Collepietro 1930 – Lido di Ostia 1988) sposò a Roma nel 1951 il conte Antonio Mancini, eroe della II guerra mondiale e Croce al Merito di Guerra (S. Vittore del Lazio 1915 – Lido di Ostia 1990).

 

 

Bibliografia: 

-          Monografia sulla famiglia Tomassetti del Dr. Federico La Longa Mancini;

-          Archivio di Stato di Napoli, fondi Regia Camera d. Sommaria, Segreteria di Stato, collegio dei dottori.

-           Sulmona dei nobili e degli onorati, F. Maiorano, Accademia degli Aghiacciati, 2007.

 


 

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[1] Sulmona dei nobili e degli onorati. – Fabio Maiorano, Accademia degli Agghiacciati, 2007

[2] Sulmona dei nobili e degli onorati. – Fabio Maiorano, Accademia degli Agghiacciati, 2007.